Nuova Riveduta:

Geremia 18:12

Ma costoro dicono: "È inutile;
noi vogliamo camminare seguendo i nostri pensieri,
vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio"».

C.E.I.:

Geremia 18:12

Ma essi diranno: «È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di noi agirà secondo la caparbietà del suo cuore malvagio».

Nuova Diodati:

Geremia 18:12

Ma essi dicono: «È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri e vogliamo agire ciascuno secondo la caparbietà del proprio cuore malvagio».

Riveduta 2020:

Geremia 18:12

Ma costoro dicono: 'È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri, e vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio'.

La Parola è Vita:

Geremia 18:12

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 18:12

Ma costoro dicono: 'È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri, e vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio'.

Ricciotti:

Geremia 18:12

Ma essi dissero: «È vano sperare, perchè continueremo ad andare dietro ai nostri intenti, ed a seconda della depravazione del cuore malvagio di ciascuno di noi opereremo».

Tintori:

Geremia 18:12

Ma essi a dire: «Non c'è speranza: noi seguiremo i nostri pensieri, agiremo ciascuno secondo la perversità del suo cattivo cuore».

Martini:

Geremia 18:12

Quelli hanno detto: Non abbiam più speranza: perocché anderem seguendo i nostri pensieri, e farem ciascheduno quel, che gli suggerisce la depravazione del cattivo suo cuore.

Diodati:

Geremia 18:12

Ed essi dissero: Non vi è rimedio; perciocchè noi andremo dietro a' nostri pensieri, e faremo ciascuno secondo la durezza del cuor suo malvagio.

Commentario abbreviato:

Geremia 18:12

11 Versetti 11-17

I peccatori chiamano libertà il vivere in libertà, mentre per un uomo essere schiavo dei propri desideri è la peggiore delle schiavitù. Hanno abbandonato Dio per gli idoli. Quando gli uomini sono inariditi dall'arsura e incontrano dei corsi d'acqua rinfrescanti, li usano. In queste cose gli uomini non lasciano una certezza per un'incertezza; ma Israele abbandonò gli antichi sentieri stabiliti dalla legge divina. Non camminavano sulla strada che poteva essere percorsa con sicurezza, ma su una via in cui dovevano inciampare: tale era la via dell'idolatria e tale è la via dell'iniquità. Questo rese il loro paese desolato e loro stessi miserabili. Le calamità possono essere sopportate, se Dio ci sorride quando le subiamo; ma se è scontento e rifiuta il suo aiuto, siamo rovinati. Moltitudini dimenticano il Signore e il suo Cristo e si allontanano dagli antichi sentieri per percorrere vie di loro invenzione. Ma che cosa faranno nel giorno del giudizio!

Riferimenti incrociati:

Geremia 18:12

Ger 2:25; 2Re 6:33; Is 57:10; Ez 37:11
Ger 3:17; 7:24; 11:8; 16:12; 23:17; 44:17; Ge 6:5; 8:21; De 29:19; Mar 7:21,22; Lu 1:51

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